Calcestruzzi

Il calcestruzzo

Il controllo del ciclo produtttivo

Confezioniamo calcestruzzi seguendo un sistema di gestione della qualità aziendale conforme alla norma UNI EN ISO 9001:2008. Il ciclo produttivo è sottoposto a Controllo di Produzione di Fabbrica (FPC) attestato da T.U.V., ente autorizzato dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore di LL.PP.

Da anni mettiamo in atto un severo controllo della produzione con elaborazione statistica dei risultati effettuata con l’impiego del principio delle “famiglie” di calcestruzzo indicato dalla più evoluta normativa internazionale (UNI EN 206-1 e conseguenti).

A monte di ogni ricetta in uso, il nostro Laboratorio Tecnologico ha proceduto ad attuare uno studio completo delle miscele. Nel caso di impiego di nuovi aggregati, dalle caratteristiche diverse rispetto a quelli già noti, il Laboratorio procede allo studio delle nuove composizioni ed alla loro qualifica preliminare.

In corso di produzione i continui controlli sulle materie prime e sul calcestruzzo consegnato, consentono al Laboratorio tre tipi di interventi di aggiornamento delle miscele in uso:

  • Modifica dei rapporti di miscela degli aggregati in caso di modifiche delle loro caratteristiche;
  • Aggiornamento dei dosaggi di cemento di fronte a variazioni dei parametri statistici tenuti sotto costante controllo (resistenza media e scarto quadratico medio);
  • Modifica del dosaggio e del tipo del fluidificante in funzione della stagione e delle tempistiche di trasporto e scarico.

La scelta del calcestruzzo a prestazione garantita

Le Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14/01/08) sottolineano l’importanza della valutazione preliminare delle condizioni ambientali di impiego del calcestruzzo ai fini della durabilità delle strutture. Il progettista, pertanto, è tenuto a prescrivere un calcestruzzo che sia funzione della Vita Nominale per la quale un’opera è stata progettata.

A tal fine si potrà fare utile riferimento alle indicazioni contenute nelle Linee Guida sul calcestruzzo strutturale edite dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ovvero alle norme UNI EN 206-1:2006 ed UNI 11104:2004.

Il calcestruzzo a prestazione garantita deve essere identificato e prescritto per mezzo dei requisiti di base che sono definiti dalla norma europea UNI EN 206-1:2014, ovvero:

  • a) richiesta di conformità alla EN 206-1;
  • b) classe di resistenza a compressione Rck;
  • c) classi di esposizione;
  • d) dimensione massima nominale dell’aggregato;
  • e) classe di consistenza

In aggiunta, per il calcestruzzo leggero:

  • f) classe di massa volumica, o il valore di riferimento per la massa volumica.

In aggiunta, per il calcestruzzo pesante:

  • g) valore di riferimento per la massa volumica.

I parametri di scelta

La classe di resistenza
La classe di resistenza è contraddistinta dai valori caratteristici delle resistenze cubica Rck e cilindrica fck a compressione uniassiale, misurate su provini normalizzati e cioè rispettivamente su cilindri di diametro 150 mm e di altezza 300 mm e su cubi di spigolo 150 mm confezionati e maturati in accordo alla norma UNI-EN 12390-2. La resistenza caratteristica a compressione è definita come la resistenza per la quale si ha il 5% di probabilità di trovare valori inferiori. Non rappresenta, dunque, la resistenza del singolo provino. Le classi di resistenza caratteristica previste dalle Norme Tecniche 2008 sono riportate in tabella 1.

Classe fck N/mm2 Rck N/mm2 Categoria del calcestruzzo
C8/10 8 10 Non strutturale
C12/15 12 15
C16/20 16 20 Ordinario
C20/25 20 25
C25/30 25 30
C28/35 28 35
C32/40 32 40
C35/45 35 45
C40/50 40 50
C45/55 45 55
C50/60 50 60 Alte prestazioni
C55/67 55 67
C60/75 60 75
C70/85 70 85 Alta resistenza
C80/95 80 95
C90/105 90 105
C100/115 100 115

Le Norme tecniche definiscono classi di resistenze minime per particolari strutture di destinazione:

  • C8/10 per strutture non armate o a bassa percentuale di armatura
  • C16/20 per strutture semplicemente armate
  • C28/35 per strutture precompresse

La classe di esposizione

Le classi di esposizione rappresentano le condizioni ambientali in cui il calcestruzzo sarà posto in opera. L’obiettivo è di individuare preventivamente tipo ed entità dell’aggressioni a cui il calcestruzzo sarà esposto. La classificazione dell’esposizione non esclude considerazioni in merito a condizioni speciali che possano esistere nel luogo di impiego. Inoltre il calcestruzzo può essere soggetto a più di una delle azioni descritte, rendendosi necessario esprimere le condizioni dell’ambiente alle quali esso è esposto come combinazione di classi di esposizione.

Scheda delle classi di esposizione

La classe di consistenza

La consistenza è una proprietà che caratterizza il grado di lavorabilità del calcestruzzo allo stato fresco ed influenza le proprietà del calcestruzzo indurito. Essa contraddistingue le modalità ed i tempi di confezionamento, trasporto, getto, e compattazione del calcestruzzo. Si misura facilmente in cantiere con il cono di Abrams e viene individuata in 5 classi dalla Norma UNI EN 206:

Classe di consistenza Abbassamento cono in mm Denominazione corrente
S1 10 ÷ 40 Umida
S2 50 ÷ 90 Plastica
S3 100 ÷ 150 Semifluida
S4 160 ÷ 210 Fluida
S5 ≥220 Superfluida